SCHEDE DI PRESENTAZIONE DI ASSOCIAZIONI E GRUPPI
ACAT
Con questa email, desidero farvi conoscere il lavoro che svolge la nostra Associazione, per poter, ove sia possibile, divulgare e far conoscere a più persone che potrebbero avere questo tipo di problematiche e dove potrebbero ricevere aiuto.
UNIO SANGUIS CHRISTI
La locale Unio Sanguis ha radici antiche, profonde e robuste: fu eretta in data 05/10/1886.
Gli associati si impegnano a offrire il Sangue di Gesù per collaborare nell’edificazione della Chiesa e nella diffusione del Regno di Dio nel mondo.L’Unio è guidata da D. Stefano Trio, direttore, attivamente coadiuvato, per l’organizzazione, dalla signora Antonella Monachino.Il direttore cura la formazione degli aderenti con riunioni quindicinali, incentrate sulla Parola di Dio con le sue implicazioni morali e dottrinali, il tutto completato con riferimenti alla vita di S. Gaspare. Vasta la materia da lui trattata a partire dalla lettera apostolica “Inde a Primis”, Le Sette Effusioni di Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, Le Sette Parole di Gesù in Croce, La storia del quadro della Madonna delle Missioni, La Storia del mese del Prez.mo Sangue, I Sette Segni, I Comandamenti ecc. L‘Associazione si caratterizza anche con:
- a) Presenza orante, nel venerdì, giorno di esposizione del Santissimo, per la sua adorazione;
- b) Solerte e sentita partecipazione alla festa del Corpo e del Sangue di Cristo, nonché ai tridui in preparazione a quella di san Gaspare e alla relativa processione;
- c) Diffusione della devozione al Sangue Preziosissimo;
- d) Visita ad anziani in case di riposo.
NiLo
GRUPPO DONATORI SANGUE -FRATRES SAN ROCCO- ODV
Donare è una passione: infiamma il tuo CUORE…. E dona con noi !
Il Gruppo Donatori Sangue Fratres San Rocco odv, è operativo sul territorio del quartiere Libertà da Giugno del 1989 per perseguire lo scopo istituzionale dell’associazione che consiste nell’esercizio volontario, anonimo, gratuito e responsabile , per amore verso il prossimo sofferente, della donazione del sangue e di tutti i suoi essenziali elementi, piastrine, plasma etc ..
Continua è la ricerca di nuovi donatori e di collaboratori che possano garantire il ricambio generazionale nella speranza di poter assicurare un minimo apporto necessario per soddisfare le sempre più numerose richieste di sangue, dovute all’aumentare delle patologie.
Le patologie non vanno in vacanza : richiedono sangue SEMPRE anche nei momenti in cui le città si svuotano per le ferie come ad esempio in estate o quando si diffonde in inverno l’influenza ed i donatori non riescono a donare perché non sono nel pieno delle loro energie.
L’associazione organizza “giornate di raccolta” con l’ausilio dell’autoemoteca – posizionata in Via Putignani nei pressi dei locali parrocchiali . In ogni giornata di raccolta viene inoltre allestito un buffet che crea un momento di fraternità tra i volontari ed i donatori.
Se non è possibile partecipare alle donazioni di sangue organizzate direttamente dal Gruppo ci si può recare presso i Centri trasfusionali degli Ospedali San Paolo, Di Venere e Policlinico, citando l’appartenenza al Gruppo Fratres S. Rocco la donazione sarà comunque attribuita al Gruppo. Una volta al mese sono aperti anche di DOMENICA e di pomeriggio.
Donazione è anche PREVENZIONE e ….. noi lo vogliamo dimostrare tangibilmente:
E’ possibile effettuare gratuitamente :
Visita cardiologica e controllo elettrocardiografico ;
Mammografia (3D con tomosintesi) CON ECOGRAFIA E VISITA SENOLOGICA–(per le donatrici più assidue)
Inoltre ai donatori del GRUPPO FRATRES SAN ROCCO ODV sono riservate alcune opportunità:
1 ) Il Centro PREVENZIONE E DIAGNOSTICA PER L’IMMAGINE Via Principe Amedeo 40 applica ai DONATORI DEL GRUPPO FRATRES SAN ROCCO sconto del 10% sul costo delle prestazioni NON in convenzione (radiologia, ecografia, densitometria, senologia, tac dentaria, ortopantomografia, telecranio latero laterale ofrontale, etc) rispetto al tariffario ufficiale (Esibire tessera del GRUPPO);
2) SCARPAPOINT – Via Quintino Sella 155 riserva ai DONATORI DEL GRUPPO FRATRES SAN ROCCO sconto del 20% sul prezzo di listino di tutta la merce (Esibire tessera del GRUPPO FRATRES SAN ROCCO)
E’ inoltre possibile donare il 5x mille al GRUPPO FRATRES SAN ROCCO odv: ci aiuterete a realizzare piccoli sogni ……ma grandi progetti …speranza di Vita .
Indicate pure il codice fiscale 9 3 3 9 3 0 0 0 7 2 9 nel mod 730/UNICO
Ricorda che ……Una tua goccia di sangue è una boccata
d’ossigeno per chi soffre…..Inoltre …..un tuo gesto d’amore…. salva una vita !
Per ogni altra informazione, curiosità o chiarimento contattateci pure
MENSA DEI POVERI
Offriamo tale servizio in collaborazione con Caritas. Lo gestiamo di fatto con le nostre forze .Forze che se lasciate sole non possono soddisfare un” pranzo “per una media di 90 persone ogni quarta domenica del mese .E’ e deve continuare a essere un servizio della comunità parrocchiale .Non dobbiamo dimenticare come è vero che la Carità è un “bene” comunitario a cui tutti siamo chiamati .
Bene quindi il coinvolgimento di tutti i gruppi che operano all’interno della parrocchia che costantemente sempre (vedi Acat Nicolaiana )ci sostiene. Bene anche il rinnovamento dello spirito ,le Vincenziane ,che intervengono in momenti di emergenza .Bene alcune classi catechistiche che fino allo scorso anno hanno dato il loro contributo .Rispetto a tale ultimo punto è un modo educativo rilevante che genitori e figli si impegnano per i poveri della parrocchia.
Un bravo alle catechiste sensibili a tale problema. C’è una “cabina di regia” aperta a chiunque può partecipare. In virtù di questo abbiamo stretto contatti co associazioni vedi Marcobaleno, aziende vedi il gruppo Bosch tramite Vito Cassano ( ex volontario)che dimostrano la loro vicinanza e non solo con impegno. Marcobaleno ha fornito 1oo sedie stabili rispetto a quelle di plastica che si rompevano frequentemente. Ha fornito 10 tavoli anch’essi indistruttibili.
La Bosch nonostante la cassa integrazione ogni anno offre il pasto completo nei momenti di maggior bisogno luglio o settembre sempre.E’ importante dare testimonianza. Molti giovani tramite Stefano Minervini si affacciano al nostro servizio.Purtroppo però non sono costanti nel loro impegno.Guai a imporre il servizio. Però di tale attività parrocchiale bisognerebbe parlarne, soprattutto con loro. La presenza di giovani in una parrocchia è importante. Comprendere le cause del perché non siano presenti e non solo alla mensa lo è ancora di più.
La catechesi non è l’unico modo per parlare e sensibilizzare su questo servizio.Si sta pensando infatti a un incontro sul primo dei comandamenti ama il tuo prossimo come te stesso.Tale pensiero viene sentito anche da non credenti e la mensa ne è la dimostrazione.Quello che si è fino a ora lo’ si è fatto aprendoci al “ mondo esterno “e non rimanendo al chiuso nelle nostre mura parrocchiali.
Per chi fa un servizio ai senza dimora e ‘il minimo .
CENTRO D’ASCOLTO ” Don Pietro Mercurio”
Questa attività si concretizza, in primis, nell’ascoltare problemi, disagi e bisogni che affliggono le centinaia di persone che si rivolgono alla nostra parrocchia, e nel cercare di mettere in atto iniziative concrete volte ad alleviare il loro disagio.In seguito distribuiamo i prodotti alimentari provenienti dal Banco Alimentare di Taranto e da donazioni, anche cospicue, di benefattori della parrocchia.
Ad aiutarci sono spesso i genitori dei bambini del catechismo, sensibilizzati e stimolati dalle stesse catechiste, le suore domenicane che sono sempre pronte a rispondere alle nostre richieste in caso di mancanza di latte o alimenti per l’infanzia, preziosi per i tanti bambini presenti nelle famiglie. Sempre grazie a donazioni di tanti parrocchiani, distribuiamo abbigliamento per adulti e bambini, giocattoli e articoli per neonati come carrozzini, cullette, seggioloni dopo attenta selezione e verifica dello stato.
Differenziamo la distribuzione secondo le necessità e la composizione del nucleo familiare, di cui veniamo a conoscenza attraverso i documenti ISEE e gli incontri che facciamo settimanalmente con le famiglie.
Abbiamo l’obiettivo di approfondire sempre più la conoscenza di queste famiglie, dedicando più tempo all’ascolto, con uno sguardo particolare ai bambini e agli anziani, più fragili e deboli.
Le persone che si rivolgono al centro sono in continuo aumento e comprendono anche coloro che risiedono al di là dei confini territoriali della parrocchia. Sono bisognose di… tutto, in particolare trattasi di persone anziane, disoccupati, famiglie con bambini piccoli i cui genitori, per mancanza di lavoro, per malattie e/o altri gravi problemi (mariti o figli in carcere, donne abbandonate con bambini piccoli) non sono in grado di soddisfare i più elementari bisogni.
Il centro presta sistematicamente assistenza a circa 250 persone, di cui molti sono bimbi di età compresa fra 0 e 5 anni, e anziani oltre i 65. Sono iscritti e registrati regolarmente al Banco solo la maggior parte delle persone, previo esame e inoltro al Banco stesso della documentazione richiesta: ISEE, scheda anagrafica, documenti identificativi.
I volontari del centro, d’accordo col parroco, e previa verifica dell’effettivo stato di bisogno, danno assistenza anche a persone e famiglie, che pur versando in acclarato stato di grave necessità, non sono stati e non sono tuttora in grado di presentare la documentazione richiesta.
Infine, dobbiamo aggiungere che il centro si propone anche di sopperire quanto più possibile alla riduzione del quantitativo dei beni erogati dal Banco per effetto della contrazione degli aiuti dell’UE.
Il centro è aperto al pubblico ogni martedì dalle 17 alle 19,30 circa.
Nel mese di dicembre con l’aiuto del parroco, dei missionari del Preziosissimo Sangue e di tutti i parrocchiani concretizziamo l’Avvento di Fraternità donando una maggiore quantità e varietà di alimenti, così come a Pasqua con la Quaresima di Carità. Nel mese di agosto normalmente l’attività è sospesa; in ogni modo, anche quando il centro è chiuso, in presenza di richieste e compatibilmente con la disponibilità dei volontari e delle derrate alimentari presenti in magazzino, viene prestata assistenza.
Ogni anno, il 4 ottobre il parroco celebra con tutta la comunità parrocchiale una messa di ringraziamento per gli ospiti Caritas e le loro famiglie che vengono invitate a partecipare.
I volontari Caritas seguono, sotto la guida attenta del viceparroco don Stefano Trio, un percorso di formazione che quest’anno ha come tema “- Beati i Poveri- La comunione nel vincolo della carità”. Tale percorso si concretizza in sette incontri mensili con approfondimenti da parte di don Stefano, alla conclusione dei quali segue sempre un momento di riflessione:
-Le opere di misericordia: le pratiche della carità
-La carne della misericordia, la cura dei poveri
-La carne della misericordia, amici della carità
-Ospitare la misericordia, diventando dimora di Dio
-Il volto della misericordia, vicinanza e consolazione
-La vittoria della misericordia; riconciliazione e comunione
-Testimonianza Suora di Madre Teresa di Calcutta
Bari, 01/03/2020
NOTIZIE
Vi aspettiamo sabato 23 Novembre per il primo incontro del percorso di formazione continua “Con tutto il cuore 2019-2020”, in cui rifletteremo insieme alla prof. ssa Anna Chiara Scardicchio sul tema: “Operatori Caritas dentro un cambiamento d’epoca. Prendersi cura accompagnando.”
L’incontro si terrà come di consueto presso l’Aula sinodale in Corso Alcide de Gasperi, 274/a dalle 16.00 alle 19.00.
la lettera con le indicazioni per il tempo di Avvento e di Natale da parte della Caritas Diocesana: Avvento_Natale_2019 (1)
APPUNTAMENTI DELLA CARITAS DIOCESANA PER L’ANNO PASTORALE 2017-18
BACHECA CARITA’
Nel linguaggio comune il termine carità s’identifica col semplice atto dell’elemosina, dimenticando il significato etimologico e teologico della carità. La parola Carità deriva dal latino Carus = Amato, che traduce in latino la parola greca Agàpé = rapporto d’amore che non è tra eguali; esso è da un lato amore disinteressato, e dall’altro sentimento di riconoscenza.
Con il Cristianesimo assume un preciso significato religioso, Carità = Amore, amore che Dio Creatore ha verso le sue creature, e soprattutto verso gli uomini, e che gli uomini, in quanto figli di Dio, devono avere verso di Lui e fra di loro.
Madre Teresa di Calcutta, Maestra di Carità del nostro tempo, ci ha insegnato quando abbracciava i lebbrosi, i moribondi, proprio questo: “ L’amore non è accondiscendente, e la carità non ha nulla a che vedere con la pietà: è amore. Carità e Amore sono la stessa cosa. Con la Carità dai Amore: perciò non limitarti a dare denaro, ma invece tendi la mano.”
La Carità, con la Fede e la Speranza è una delle tre virtù teologali, fondamentali per il cristiano, che provengono da Dio stesso. Anzi, dice S. Paolo nell’inno alla carità della sua prima lettera ai Corinzi( 13,1- 11.13)
“………..
Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà…Ora dunque rimangono queste tre cose: la Fede, la Speranza e la Carità. Ma la più grande di tutte è la Carità.”
La Carità è uno dei tre pilastri della Chiesa:
- Annuncio della Parola di Dio
- Celebrazione dei Sacramenti
- Servizio della Carità.
Il servizio della Carità, quindi, fa parte della missione della Chiesa ed è espressione della sua stessa essenza e si coniuga strettamente alla liturgia e alla catechesi dentro un cammino di comunione e condivisione.
L’attività caritativa non deve limitarsi alla raccolta e alla distribuzione dei beni, ma deve avere una speciale attenzione alla Persona che è nel bisogno, favorendo l’educazione alla condivisione, al rispetto e all’amore, secondo la logica del Vangelo.
Attenzione alla persona come soggetto e fine di ogni intervento: ogni persona è mistero, ogni vita è dono e tutti siamo affidati gli uni agli altri.
In particolare Papa Francesco ci indica uno –stile- di Chiesa semplice, povera, aperta agli altri, che non ostenta né potere, né ricchezza, fatta di gesti di umanità e fraternità, che attraversano la quotidianità e che mostrano , appunto, che la Carità è l’intima natura della Chiesa. Intimità che si esplica in una sua intrinseca necessità, in ogni sua manifestazione, atto, movimento, scelta che modella, nel confronto continuo con le sfide, i bisogni e le attese del tempo in cui viviamo, la presenza della Chiesa nel mondo.
La carità ha come obiettivo uno stile di prossimità, che privilegia la relazione umana, la compagnia, la presa in carico, l’empatia e la condivisione. Sostiene la cura delle relazioni familiari, amicali, di buon vicinato, di appartenenza sociale e culturale, affinché la persona sia aiutata nella presa di coscienza attiva della propria identità e sia messa in grado di stabilire relazioni costruttive e armoniose.
Nell’ambito della Chiesa, la massima espressione operativa è la “Caritas” che ha un’articolazione capillare nelle diocesi e ha una funzione prevalentemente pedagogica, che suor Mariarosaria della Caritas Diocesana di Bari- Bitonto definisce con una metafora bellissima “ LIEVITO NELLA PASTA”.
I primi destinatari del servizio sono;
- la nostra parrocchia
- la comunità parrocchiale.
La Caritas educa altri al bene e il suo compito è far si che altri vedano il povero e imparino ad aiutarlo, perché essa è al servizio della chiesa per i poveri.
L’obiettivo è far crescere intorno a noi la sensibilità della Carità verso chi si sente escluso.
La carità si manifesta per Opere- Segno con un metodo che ha una radice biblica:
- ho ascoltato
- ho visto
- sono sceso.
Il primo passo è ascoltare per distinguere la richiesta dal bisogno, e imparare a dialogare con le persone che chiedono aiuto, per farsi carico dell’altro.
Il secondo è osservare , vedere le persone che ci stanno davanti e avere gli occhi aperti sulla realtà. In qualsiasi relazione, in particolare in quella di aiuto, la carità si deve esprimere nella capacità di guardare l’ altro come lo vede Dio.
Il terzo è discernere , avere la capacità di comprendere Dio attraverso la storia della persona e “provare” a leggere la sua storia con gli occhi di Dio.
Discernere per Animare , affinché altri si appassionino al bene.
Come dice suor Mariarosaria” se fai un servizio nella Chiesa, tu sei la Chiesa. E noi nella bellezza, nella responsabilità, siamo il volto di Dio,…forse l’unico che il povero incontra.”
Chiudo con papa Francesco
CONTINUA A LEGGERE…..
IL CRISTIANESIMO PASSA PER ATTRAZIONE