Ieri sera la predicazione del Reverendo Padre Paolo Lomartire dell’Ordine francescano dei Frati Minori ha fatto da suggello alla Novena in preparazione alla Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Le predicazioni di Padre Paolo sono state ispirate dalle parole di Santa Teresa di Gesù Bambino: “Quanto avrei desiderato essere sacerdote per predicare sulla Santa vergine! Mi sarebbe bastata una sola volta per dire tutto ciò che penso a questo proposito. Avrei prima fatto capire quanto poco si conosca, in realtà , la sua vita” (dagli “Ultimi Colloqui”, 21 agosto 1897).
Padre Paolo ci ha preso per mano e ci ha guidato in una ispirata biografia di Maria, la quale condivideva di ogni donna del tempo le condizioni e le umiliazioni inflitte da una società misogina e da una “Legge di Dio” per la quale le donne (e i bambini) non valevano niente, nemmeno quel poco che bastasse per portarsi al cospetto di Dio o nella parte più interna del Tempio.
Ogni pio ebreo recitava tre volte al giorno una preghiera in cui ringraziava Dio per non averlo fatto nascere pagano o contadino o donna, “perchĂ© la donna non è tenuta ad osservare i comandamenti“.
Il “Sì” di Maria non fu, pertanto, un sì scontato, ma un atto di coraggio e di amore: un sì autentico.
Ringraziamo Padre Paolo per essere stato con noi in questi nove giorni e per aver ricondotto a una dimensione autentica di amore parole come “obbedienza” e “libertà ”. Se si guarda a Maria, infatti, una parola come “obbedienza” non è più evocazione di un atto di sottomissione ma segno della capacità di fidarsi profondamente di Dio; e una parola come “libertà ” è volontà di amare senza limiti.
Ringraziamo anche i gruppi che ogni giorno animano la vita parrocchiale (gruppo Caritas, gruppo Ministri straordinari dell’Eucaristia, gruppo USC adulti e giovanissimi, gruppo Azione Cattolica, gruppo Famiglie e giovani coppie, gruppo RNS “Rallegrati Maria”, gruppo del Catechismo e gruppo Scout BARI 12) e che in questa Novena hanno animato le Celebrazioni eucaristiche e fatto dono di una loro sentita e bellissima personale preghiera alla Madonna.
Ringraziamo, infine, ma non da ultimo, i nostri Padri Missionari che hanno dato spazio alle altre voci donandoci la bellezza di una Chiesa in ascolto.
Oggi è Festa e, rispondendo all’invito di Padre Paolo di non pensare a Maria come a un’entità “irraggiungibile”, ci affidiamo a Lei con queste bellissime parole: “Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze spirituali vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindustriale e postnonosoché, si qualifica anche come postcristiana. (…) Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ti confidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostra vita moderna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, la solitudine interiore, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’educazione dei figli, l’incomunicabilità perfino con le persone più care, la frammentazione assurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato… Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti. E non ci sia mai appello in cui risuoni il nostro nome, nel quale, sotto la stessa lettera alfabetica, non risuoni anche il tuo, e non si oda rispondere: Presente!” (Don Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni).
Buona Festa a tutti!
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